giovedì 8 febbraio 2018

"Scienziati Pazzi" mini recensione


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Viaggio nell’incredibilità della pseudo scienza

di ALESSANDRO CAMPARI Nel capolavoro letterario di Gustave Flaubert “Madame Bovary”, Charles Bovary, marito dell’irrequieta Emma, è un medico che, a un certo punto della sua carriera, tenta un’operazione chirurgica su un piede torto sulla base di nuovi dettami scientifici che egli rielabora. Vuol far colpo sulla moglie, aspira alla celebrità in ambito scientifico. Ma il risultato sarà disastroso: il paziente, dopo molte sofferenze, avrà la gamba amputata.
Ecco, questo è un esempio di ciò che può accadere a chi si crede scienziato geniale e invece è un volgare ciarlatano; ma vi è anche chi è stato frainteso o giubilato dall’ambiente scientifico, pur avendo svolto indagini e ricerche di tutto rispetto.
Questo è quanto troviamo nel libro di Garlaschelli e Carrer con dovizia di riferimenti bibliografici, storici, aneddotici.
Volendo citare qualche ben circostanziato riferimento, nel capitolo dedicato alla clinica del sesso di Masters e Johnson, gli autori ripercorrono la carriera di William H. Masters, medico specialista di ostetricia e ginecologia. Si dedicò alla ricerca sulla fisiologia dell’atto sessuale insieme a Virgina E. Johnson, descrivendo come mai aveva fatto nessuno prima cosa accade prima, durante e dopo l’atto sessuale.
Molto inquietante il capitolo dal titolo: “Scienza e potere: guerra armi e controllo della mente”. Mentre appare doverosa una citazione di Mary Shelley laddove si parla di “trapiantatori di cervelli”.
Scritto in modo scorrevole, il libro rappresenta un viaggio nell’incredibilità di esperimenti e ricerche che talora hanno impegnato presunti “genti incompresi” per tutta una vita nella loro pseudo scienza.

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